Un recente articolo redatto da Matteo Campofiorito su Repubblica riporta l’attenzione sul delicato tema delle infrastrutture di rete prodotte dai due giganti cinesi Huawei e ZTE, vi è sempre più il crescente sospetto che le due multinazionali possano controllare il traffico internet del mondo occidentale grazie ad innumerevoli accordi stipulati con i Provider occidentali.
Le accuse accumulate da diversi anni e riportante anche nel nostro blog si sono ulteriormente intensificate con un documento della U.S.-China Economic and Security Review Commission e ribadite di recente da Michael Maloof, ex esperto di sicurezza del Pentagono.
Australia e USA hanno già bandito i due colossi Cinesi da qualsiasi appalto di rete, sospetti fondati o pura prevenzione?! In terra nostrana non è stato preso alcun provvedimento in tal senso e le tre maggiori compagnie telefonicamente (Telecom Italia, Tim e Vodafone) sfruttano in grande scala apparecchiature Huawei sia per infrastrutture di rete sia per prodotti End User.
La Cina avrebbe accesso all’80% delle comunicazioni mondiali, un attacco mirato potrebbe mettere in ginocchio qualsiasi difesa Militare del mondo Occidentale e carpire informazioni confidenziali.
Per ora non vi è alcuna prova certa ma un impetuoso avanzamento delle tecnologie Huawei e ZTE, grazie a bassissimi costi di realizzazione probabilmente dati dalla partecipazione dello stato nelle due aziende, crea una forte supposizione in tutti gli esperti di Sicurezza Informatica.